Esperto di Calcio

22 giugno 2014

Brasile2014: Klose dell'altro mondo


Yokohama, 30 Giugno 2002. Sul campo dello stadio nipponico, per la finale di uno dei mondiali più strani della storia, s'incontrano Brasile e Germania. Una grande classica del calcio internazionale, ma più che altro l'occasione di vedere uno contro l'altro due cannonieri straordinari. Da un lato il capocannoniere del torneo, quello che è ancora oggi la prima punta più forte che io abbia mai visto. Sapete benissimo di chi sto parlando, sarete quasi annoiati dagli elogi che quotidianamente gli riservo, ma Ronaldo è stato davvero il solo e unico Fenomeno. Dall'altro lato del campo un attaccante alto, poco conosciuto al grande pubblico fino all'exploit con la maglia della Germania. A dire il vero non è nemmeno tedesco, ma polacco. Gioca in Bundesliga, con la maglia del Kaiserslautern, e risponde al nome di Miroslav Klose.

Il brasiliano Ronaldo è una punta esperta, navigata. A 26 anni è al suo terzo Mondiale o, per esser più precisi, alla sua terza finale consecutiva. La prima, vissuta da comprimario, lo ha visto trionfare a Pasadena, proprio contro di noi. La seconda, che lo avrebbe visto protagonista assoluto, è passata alla storia per la sua crisi epilettica. La terza, però, è quella giusta. Il Fenomeno si prende sulle spalle il Brasile e porta i carioca al successo, segnando una doppietta al tedesco Kahn e portando a casa tutto: Mondiale, Fifa World Player, Pallone d'Oro.
Klose, intanto, studia dal maestro. Ha due anni in meno e tantissima voglia di recuperare il tempo perduto. I numeri non gli mancano. Ha un fisico pazzesco, un atletismo fuori dal comune ed una mente prettamente tedesca. La cultura del lavoro è parte integrante del suo modo di essere, gliela hanno insegnato la mamma e il papà, sportivi professionisti.
Nel 2002 la storia è nota, Ronaldo segna 8 reti e si porta a casa il Mondiale, Klose inizia però a mettere un tassello dopo l'altro per avvicinare il fantastico brasiliano. I due si reincontrano al Mondiale 2006, in Germania, l'ultimo in cui partecipa un Ronaldo ormai spento. Il guizzo del Fenomeno vale il quindicesimo goal nella rassegna continentale, un record assoluto.

Nel frattempo, Miro, fa mambassa di goal e presenze con la sua Nazionale. Meno sponsorizzato di Ronaldo, Klose gioca e segna senza far clamore. Le sue capriole, in segno di esultanza, divengono sempre più frequenti e nel 2006 gli valgono lo scettro di re dei bomber, nonostante la Germania si fermi alle semifinali, annichilita da un'Italia fantastica.
Klose è atleta integro e totale, non perde di vista la porta nemmeno per un istante, specialmente quando indossa la maglia della Germania. Anzi, lavora duramente per essere presente a ogni manifestazione che conta, mettendo a volte in secondo piano le esigenze del suo club. Nel 2010 si presenta dunque ai nastri di partenza con un chiaro obiettivo, avvicinare Ronaldo. Il brasiliano ha realizzato in totale 15 reti, e dorme sonni tranquilli. Klose, che prima della rassegna in Sud Africa è a quota 10, non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca. E difatti il tedesco mette fin da subito i brividi al carioca, realizzando 4 reti e presentandosi contro la Spagna ad un solo goal dal record. Gli spagnoli "matano" la Germania ed il record di Ronaldo sembra essere al sicuro, troppo lontano il 2014 per un giocatore classe 1978.



Klose, però, è duro a morire. Accetta il ruolo di riserva di Muller e s'imbarca sull'aereo per il Brasile, scalzando il più giovane e quotato Mario Gomez. La prima partita fa panchina, morde il freno ma applaude i suoi compagni, capaci di travolgere il Portogallo con una tripletta proprio di Muller.
Nella partita di ieri sera, contro un Ghana pimpante, i tedeschi sono però sotto. Perdono per 2-1 e rischiano di complicare il girone. Low guarda in panchina e chiama Klose. Al panzer di Opole bastano 112 secondi per scrivere la storia. Si avventa come una lince sul pallone spizzato in area, trafiggendo il portiere africano in spaccata.
Miroslav parte di corsa, festeggiando la rete con la sua celebre capriola. Le primavere passate sul suo corpo sono tante, il gesto atletico è meno fluido di una volta, ma sempre di brutale bellezza. Atterra e viene sommerso dall'abbraccio dei compagni, mentre nello stadio c'è un misto di gioia e amarezza nell'aria. I tedeschi sono al settimo cielo, i brasiliani sono tristi, vedono il proprio re vicino alla caduta.
Il primo a celebrare Klose, però, è lo stesso brasiliano, che a pochi minuti dalla fine del match twitta:

Benvenuto nel club, già. Ma Klose non sembra avere intenzione di parteciparvi, se lo conosco bene vuole avere un club tutto suo, quello di chi è assoluto cannoniere nella storia del Mondiale. Se lo meriterebbe, davvero. Klose, probabilmente, è un gradino sotto come giocatore, ma è un testimonial meraviglioso per questo sport. Nel calcio, come nella vita, il lavoro paga. Klose ha faticato duramente, ed ora raccoglie i frutti dei suoi sacrifici. E questo record vale ancora di più pensando che i due campioni sono separati anagraficamente da appena 2 anni. Rappresentano due fantastiche antitesi per il calcio. Ronaldo è l'emblema del talento, della classe e della potenza, dei doni che madre natura è capace di dare. Klose è invece il simbolo del sacrificio, della forza, del lavoro e dell'ostinazione. Ha dimostrato a tutti che l'uomo, quando lavora, è capace di andare oltre i limiti prestabiliti, di battere qualsiasi record.
In tutto questo la straordinaria e magica coincidenza ghanese. Sia Ronaldo che Klose, infatti, hanno segnato il goal numero 15 al Mondiale contro la nazionale del Ghana. I tifosi africani, forse, non saranno felicissimi di saperlo. Io, al posto loro, mi sentirei onorato di far parte della storia del calcio.

2 comments:

Complimenti per il blog! Veramente ben fatto, complimenti davvero. Vorrei conoscere la tua opinione sul mio blog.. dimmi cosa ne pensi e se posso migliorarlo in qualche modo

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ciao, grazie mille! Il layout del tuo mi piace, ordinato e curato. Col tempo guarderò bene i tuoi articoli, a risentirci...su Esperto di Calcio o su finoalnovantesimo!

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