Esperto di Calcio

4 ottobre 2013

Storie di calcio: Iuliano, Montero, Davids...e il Viva Lain

Chiedete ad un torinese qualsiasi del Viva Lain, lui vi saprà dire vita, morte e miracoli del centro massaggi più hot della città. Non tanto perchè lo sappia, quanto perchè la storia di questo centro era deflagrata in città a fine anni '90. Alan Bisio, che di Torino non è, ha raccontato con maestria la vicenda. Riviviamo quel racconto dalle colonne di Fantagazzetta, inquadrando chiaramente con l'immaginazione i luoghi della città del mistero: Torino.

Calciatori e sesso: binomio che vende, pubblicizzato, enfatizzato e spesso censurato dagli stessi media a caccia di scoop. Cosa stia alla base (oltre ai soldi) di questo succoso paradosso resta un mistero, anche se ci si può fare un'idea abbuffandosi dei prodotti letterari di Carlo Petrini, inesauribile fonte di spunti e riflessioni sull'accostamento iniziale. Dimenticandoci forse qualche nome (e cognome) e tralasciando certi dettagli hot, il Memento odierno prova a descrivervi cosa accadde sotto le lenzuola di pallonari più o meno famosi, storie più vere delle 700 donne di Cassano, dei rumours sul (presunto) fedifrago David Beckham, delle mille e una notte di Mario Balotelli, partendo da Torino, col nuovo millennio alle porte...


VIVA LAIN - Così si chiamava il beauty center nella Torino bene, sito in via Antonori, nel quartiere della Crocetta, meta di ricchi turisti: imprenditori, parlamentari, designatori arbitrali (conoscete Pierluigi P.?), magistrati ed, ovviamente, calciatori, i clienti più ambiti e desiderati. Il servizio offerto poteva variare dal massaggio semplice al sadomaso, dal 'quattro mani' all'uso di borchie e frustini, dal servizio completo all'aggiunta di hashish e cocaina. Senza esagerare e montare il caso più del dovuto, dobbiamo dirvi che gli amici calciatori sono stati piuttosto timidi e lontani dalle droghe, ma che spesso hanno approfondito la conoscenza delle aitanti massaggiatrici anche fuori dal centro. La geograficità suggerisce i club d'appartenenza dei bricconcelli: cinque della Juventus, quattro del Torino, quattro veronesi (parità tra Hellas e Chievo), due interisti, un atalantino, un piacentino.

MASSAGGI PROIBITI - Gestito da Tiziana Maritano, oggi quarantaduenne, il Viva Lain ha vissuto gli anni d'oro tra il 1998 ed il 2000, quando gli 8 box dedicati ai sensuali massaggi erano infiammati dallo scorrere dei vestiti firmati sulla pelle liscia ed unta di oli degli adoni del Delle Alpi. Titti ha deciso di raccontare la sua esperienza di Padrona (condivisa col marito commercialista Luca Costa) in un libro, Massaggi Proibiti (Kaos Edizioni). Traditi dalle intercettazioni, dalla gelosia di Sophie (ne parleremo...) e dalla segretaria Diana in contatto con la polizia, furono 8 gli arresti relativi al caso che fece scalpore nel 2002, cinque per sfruttamento della prostituzione, tre per possesso di sostanze stupefacenti, anche se Tiziana non s'è mai data per vinta: 'Ancora oggi mi devono spiegare cosa ho fatto di male, di quale reato mi accusano, ho solo dato un corpo ad un sogno, quello di tanti uomini di trovare un posto tranquillo, pulito ed onesto, dove trovare un po' di attenzione mentale e fisica, e di tante ragazze di guadagnare con dignità del denaro'.

SOPHIE L'AMBIZIOSA - Figura chiave dell'inchiesta e fonte di nomi di celebri pallonari è Lorena Berno detta Sophie, una che sa il fatto suo, una che se non si fosse dedicata alle arti manuali anima e corpo (letteralmente), sarebbe finita sul piccolo schermo, magari a condurre un telegiornale sportivo; anche perché la suddetta, prima del Viva Lain, dopo aver lavorato da commessa in alcuni negozi nel torinese e presso la Fiat, finisce proprio negli studi di Stream e Telepiù. La sua passione per triangolazioni, falli e tacchetti la portò persino a litigare con un cliente vip, ex calciatore, politico e commentatore televisivo, M.M., raccontando l'episodio ad un settimanale nel 'Diario della squillo amata dai campioni'. Durante un rapporto nella vasca idromassaggio, poco prima dei Mondiali 2002, Sophie chiede ad M.: 'Che dici, Montella farà bene?', M. si arrabbia e sbotta: 'Ma come ti permetti? Sai cosa me ne frega dei Mondiali, qui dobbiamo concludere'. Tra i flirt della bella Sophie impossibile non citare il fidanzamento con l'uruguaiano P.M., professione difensore.

LO STALLONE, CIP&CIOP, IL DIVINO E LO SCATENATO - Curiosi gli pseudonimi utilizzati dalla Maritato per celare l'identità degli affezionati del centro anche dopo l'orario di chiusura, protagonisti di festini piccanti siti nei vari appartamenti extra lusso con impianti hi-fi da urlo e tappeti persiani. I nomi circolano ovunque sul web, con un po' di ricerca non risulta difficile scoprire i bianconeri in questione. Lo Stallone, il roccioso Igor T., certamente quello più a suo agio senza indumenti intimi, viene descritto come 'bello come un adone, elegante e gentile come un lord inglese, generoso come un nababbo', tanto da far innamorare Deborah, una delle maitresse del centro e da ricevere spesso trattamenti gratuiti. Quest'ultima, invitata dallo stallone per una supposta serata galante, raccontò d'essersi ritrovata invece ubriaca (ma consenziente) tra le braccia di Igor ed altri suoi amici croati, tra cui un campione di nuoto e due pallavolisti, vi lasciamo immaginare. Gli altri juventini Cip&Ciop invece, bontemponi giocherelloni, vengono descritti come bravi ragazzi, un po' voyeur e forse omosessuali per alcuni atteggiamenti equivoci; il Divino, (forse il goleador D.T.) sembra timido, spocchioso e riservato ai festini domestici, ma si narra di un suo balletto scatenato con tanto di striptease e prosecuzione in camera da letto. Tra gli altri clienti anche M.I. (Ronaldo se lo ricorderà bene...), C.Z. (all'epoca in forza all'Atalanta) ed E.D., lo Scatenato, pitbull in campo... ed a letto.

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