Esperto di Calcio

30 settembre 2013

Storie di calcio: Lucas Martin Castroman

Il giocatore di cui parlerò oggi è stato uno dei miei crucci fantacalcistici. Per anni ho aspettato che esplodesse, che diventasse un campione, venendo quasi sempre deluso. Parlo di un argentino, capello lungo, e tiro secco e preciso. Il suo nome, per chi ancora non lo avesse capito, è Lucas Martin Castroman.
Centrocampita esterno di destra, Castroman era veloce, dinamico, generoso e dotato di un buon tiro dalla distanza. Castromàn ha giocato in Italia dal 2001 al 2004, dopo essersi messo in luce in patria, nelle fila del Velez Sarsfield.
Approdato nel mercato di riparazione alla Lazio degli argentini (Juan Sebastian Veròn, Diego Simeone, Claudio el piojo Lòpez, Nestor Sensini), campione d’Italia uscente, venne ingaggiato per essere utilizzato in Champions League. Un acquisto particolare, soprattutto se pensiamo che nella stessa sessione di mercato Cragnotti aveva comprato un certo Karel Poborsky, che aveva però già giocato in partite europee con il Benfica, non potendo quindi aiutare Eriksson e compagni in campo internazionale.



Le aspettative su Castroman erano alte fin da principio, ma Lucas riuscì a deluderle quasi in pieno, segnando solo 4 goal in 2 stagioni e mezzo. La gioia più grande è legata ad un goal alla Roma nel derby al 95′ che fissò il risultato sul 2-2, completando la rimonta laziale contro gli odiati cugini giallorossi.
All’inizio della stagione 2003-2004, Castroman viene trattato come un "pacco celere3" alle poste. Lazio, Udinese e Velez Sarsfield litigano per rifilarsi l’un l’altra il povero Castromàn. Alla fine “la spunta” l’Udinese, squadra in cui l’argentino ovviamente non brilla, maturando poi la decisione di tornare a giocare nella sua vecchia squadra.
Dal 2004 ad oggi, per Castroman è stato tutto un continuo pellegrinare tra Velez Sarsfield (con cui vince comunque il campionato argentino di clausura nel 2005), Club América in Messico, Boca Juniors e Racing Avellaneda, dove chiuderà la carriera nel 2010.

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