Esperto di Calcio

4 settembre 2013

Storie di calcio: Daniel Fonseca

Occhi neri, dentoni all'infuori ed un sinistro al fulmicotone. I più competenti amici di Esperto di Calcio avranno capito subito di chi sto parlando, vale a dire Daniel Fonseca.
Uruguagio classe 1969, Fonseca nasce seconda punta nel Nacional Montevideo, squadra con cui fa mambassa di titoli e riconoscimento in Sud America a fine anni '80. 
Nonostante le poche presenze in prima squadra, Fonseca viene notato dagli osservatori del Cagliari, che decidono di portare il centravanti in Sardegna per comporre con Francescoli un tandem albiceleste di indubbio valore. 
In coppia con "El Principe", Fonseca da sfoggio di abilità fuori dal comune, gonfiando le reti di mezz'Italia ed estasiando i tifosi rossoblu con giocate di pregevole fattura. Così, dopo due stagioni e 17 reti, Fonseca entra nel mirino del Napoli, che cerca l'erede di un certo Diego Armando Maradona, non proprio l'ultimo arrivato.
Nonostante la pesante eredità, con tanto di maglia numero 10 sulle spalle in più di un'occasione, Fonseca incanta il San Paolo. Cannoniere di indubbio talento e continuità, Fonseca realizza la bellezza di 31 reti in 58 presenze, con una media elevatissima. I tifosi lo adorano, ma Ferlaino, ormai lontano dal presidente vincitore di metà anni '80, fiuta l'affare. Dopo due stagioni Fonseca viene ceduto alla Roma dei Sensi, che compongono l'ennesimo tandem sudamericano. In coppia con Abel Balbo, e con alle spalle "Il Principe" Giannini ed un giovane campioncino (Francesco Totti ndr), Fonseca continua a buttarla dentro con grande regolarità. 
In tre stagioni sotto la Sud dell'Olimpico, Fonseca trova la porta in 20 occasioni, regalandosi l'occasione della vita: la Juventus. Lippi cerca un bomber di scorta e l'uruguagio raggiunge così il compagno di Nazionale Paolo Montero.



Nonostante sia una riserva, Fonseca si ritaglia i suoi spazi e mette in bacheca uno Scudetto e una Supercoppa italiana. Dopo tre anni a Torino chiude la carriera in sudamerica, fra Argentina ed Uruguay. 

Rapido, tecnico e freddo sotto porta, Fonseca è stato un centravanti di straordinario talento. Capace di sfornare assist e goal a ripetizione, il bomber albiceleste ha avuto una carriera ricca di soddisfazioni. 
Oggi, e i più attenti lo sapranno, fa il procuratore. Nel suo completo gessato gestisce gli affari di alcuni grandi connazionali: Caceres, Suarez e Muslera. Un tempo era il procuratore di Cavani, salvo poi rompere ogni rapporto col Matador, con tanto di gaffe fuori onda. Un bel "mi fa schifo" che ha fatto il giro del mondo e ha ricordato a tutti che Fonseca, in campo come nella vita, fa e dice quello che gli passa per la testa. Chiedere ai portieri di mezzo "stivale" per esser sicuri. 




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