Esperto di Calcio

28 giugno 2013

Signori e signore.. la flop 11 nerazzurra dal '95 ad oggi

A riprova che forse l'Inter aveva qualche problemino, riporto l'interessante articolo di Pietro Turchi. Collega come blogger di Fantagazzetta, il buon Pietro ha tracciato un divertente ritratto dei Moratti boys dal 1995 ad oggi.

Le ultime stagioni hanno portato all'Inter, per il disagio di molti, i vari Forlan, Alvarez, Jonathan, Schelotto, Rocchi, Kuzmanovic e tanti altri. Il loro impiego ha fatto spesso venire il latte alle ginocchia a molti di noi ma, pensandoci e ripensandoci, negli anni c'è stato di peggio. Oddio, per alcuni dei sopracitati c'è ancora tempo per raggiungere i "flop" leggenda dell'era Moratti ma, con il cuore in mano, alcuni sono davvero inarrivabili. Con grande dispiacere e con il rammarico di aver davvero visto tutto ciò che racconterò,ecco la flop 11 dell'Inter nell'era Moratti.

Una premessa è d'obbligo. Sono stati valutati circa 70-80 bidoni nerazzurri dal 1995 ad oggi e la scelta degli 11 non è stata facile. Per alcuni ruoli è doveroso citare più di un giocatore, impossibile scegliere. Il criterio di scelta ha tenuto conto, per quanto possibile, della relazione tra il costo del cartellino e dell'imbarazzo creato nel vestire nerazzurro. E' stato più difficile del previsto, abbiate pietà.

All. MARCELLO LIPPI - Cominciamo con il condottiero. La scelta, viste le ultime vicende tecniche, è stata ardua. Ma l'acidità di stomaco patita nell'era (per fortuna corta) di Marcello Lippi è inarrivabile. Innanzitutto il gene juventino a Milano non è mai piaciuto ma, in quegli anni, per vincere si sarebbe fatto di tutto. Pure Lippi. "Poco male" - pensa il tifoso - "magari si vince". Invece no. Baggio se ne va e Lippi porta l'Inter ancora più in basso di come l'aveva trovata. Insomma, affossati da uno juventino a casa nostra.

FABIAN CARINI - Il ruolo di estremo difensore della flop 11 non poteva che essere affidato a Hector Fabian Carini Hernandez. Ancora oggi mi chiedo tre cose. 1) Bastava leggere il nome per capire il suo valore. Poi, nel caso, guardare la nazionalità.  2) Ma se devi prendere un portiere, devi proprio chiederlo a Moggi? 3) Com'è stato anche solo lontanamente pensabile scambiare Cannavaro (pagato 25 mln) per il secondo portiere della Juventus?
Bene. Cioè male. Quattro presenze, tre reti subite. 

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Fabian Carini

ZE' MARIA - Il ruolo di terzino destro (grazie al cielo) ha trovato brevissimamente in Javier Zanetti (che non andrebbe neppure menzionato in questo articolo) un sicuro appiglio per anni. Nonostante ciò, è arrivato all'Inter Zè Maria. Le buone stagioni a Perugia lo hanno avvicinato, per mesi e mesi, all'Inter. Poi è arrivato, per davvero. In realtà non aveva grosse colpe se non quelle di essere obiettivamente scarso.

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Zè Maria

GONZALO SORONDO - Arriva all'Inter come il nuovo Montero (soprannome di qualità) e gioca 11 partite in 2 anni. Doveva essere uno dei difensori più promettenti dell'Uruguay e del sud America. Ben 18 miliardi di lire sborsati per accaparrarselo dal Defensor Sporting e soffiarlo al Real Madrid. Attualmente ancora in attività proprio nel club uruguaiano da dove partì. Gran colpo.

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Gonzalo "Montero" Sorondo

CYRIL DOMORAUD - Ho scelto l'ivoriano, al fotofinish, su Bruno Cirillo. Questo perchè l'italiano almeno non è stato pagato tanto e poi, a conti fatti, si sapeva che sarebbe stato un fallimento. Brutto da vedere in campo e fuori. Inoltre Materazzi ha già regolato la faccenda a suo modo. Tornando a Domoraud, arriva dal Marsiglia per 8 miliardi. Gioca 6 partite in un anno e risulta un acquisto totalmente inutile. Un anno al Bastia prima di essere girato al Milan che cede in cambio Thomas Helveg (un altro che meriterebbe menzioni opportune). In rossonero gioca forse solo il Trofeo Tim e, per palesi incapacità, viene girato al Monaco. Oggi se ne sono perse le tracce. Meglio.

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Cyril Domoraud

VRATISLAV GRESKO - Il ruolo di terzino sinistro è sempre stato maledetto. Forse qualche anatema lanciato da Roberto Carlos o qualcosa di simile. Fatto sta che Moratti ha speso tanto e male per quella fascia. Tanti soldi, spesi male ma mai male come per Gresko. Quello che ancora non ci fa dormire è il fatto che l'Inter l'abbia pure cercato accuratamente. Prima visionato all'Inter Bratislava (non è da escludere che il nome abbia influito sulla trattativa) poi al Bayer Leverkusen dove, nonostante 15 presenze patetiche, riesce a impressionare l'Inter. Non solo, ma i nerazzurri sborsano addirittura 14 miliardi per quello che diverrà il protagonista indiscusso di quel nefasto 5 maggio. Sulla sua testa ancora una taglia nerazzurra.

RICARDO QUARESMA - Anche per quanto riguarda il ruolo di esterno destro la scelta è stata ardua. Avremmo chiesto a mister Lippi di schierare due esterni destri pur di vedere in campo anche Sergio Conceicao. Ciò che accomuna i due esterni è senza dubbio la nazionalità e la quantità di soldi spesi per loro. Per Conceicao ben 40 miliardi che, rapportati alle sue sgroppate con finta, controfinta, arresto e retropassaggio al centrale difensivo non possono che fare male. Peggio, credo, Quaresma. 18,5 milioni e la metà di Pelè (non quello buono) per un giocatore con un piede solo (e per giunta formato da solo esterno) e un chilo di gel nei capelli. Vederlo in campo è stata una sofferenza. Acquistato perchè lo ha richiesto Josè, ancora oggi credo che un'occhiata ai soprannomi"Ciganito" e "Harry Potter" e una lettura approfondita di queste dichiarazioni avrebbero fatto la differenza al momento del suo acquisto: "Avevo i piedi storti verso l'interno e mi veniva da toccare il pallone così: sempre d'esterno e sempre con il destro. L'allenatore non ne poteva più e un giorno mi fa: 'Se calci un'altra volta in quel modo, ti mando fuori'. Un'azione dopo ero già nello spogliatoio, tristissimo. Lui voleva solo che migliorassi, ma poi si è rassegnato: quel colpo mi "usciva" e tuttora mi "esce" così, naturale."

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Ricardo Quaresma

FRANCISCO FARINOS - La dirigenza interista ha sempre avuto fascino verso i giocatori del Valencia. Un'attrattiva fortissima che ha portato i nerazzurri a seguire per anni (e poi ad acquistare) Kily Gonzalez o pedinare anche di notte gente come Joaquin. Tra un amore e l'altro è spuntato Francisco Farinos. L'Inter, ridendo e scherzando, spende 36 miliardi per un centrocampista poco tecnico, ruvido e soprattutto molto scarso. Lontano dalla Spagna delude e racimola presenze soprattutto dalla panchina. L'unica partita che ce lo fa ricordare in modo benevolo è un lontano Valencia-Inter nei panni di portiere.

VAMPETA - Non c'è molto da dire, in realtà, su questo giocatore. Brutto forte e acquistato per 40 miliardi dal Corinthias. Come un top player qualunque. Ma lui evidentemente non era uno qualunque. Una presenza in campionato e una copertina su una rivista gay. Avete presente prendere 40 miliardi, metterli in mezzo al campo e poi bruciarli?

SANTIAGO SOLARI - Non abbiamo ancora capito che cosa ci facesse in campo. L'Inter, quando era ancora in forza al Real Madrid, lo ha seguito, perfino in bagno, per 5 anni. Poi, quando finalmente ha quasi compiuto 30 anni, l'ha acquistato. per fortuna a parametro zero. Stpendio da capogiro per un giocatore che a sinistra ha solamente occupato la grafica delle formazioni. Ma a Moratti piaceva, tranquilli.

ROBBIE KEANE - Lui aveva una peculiarità che in pochi avevano. Quando segnava, faceva le capriole. Un dettaglio da non ignorare soprattutto quando si parla di Inter. In realtà era anche un bel giocatore e così i nerazzurri sborsarono 31 miliardi per strapparlo al Coventry City. Ma Tardelli, successore di Lippi, lo odiava. Lui guardava Recoba giocare e così, senza gol e senza capriole diventò un giocatore qualunque. A Dicembre dello stesso anno lasciò l'Inter. Una storia triste.

LAMPROS CHOUTOS - In realtà avremmo altri nomi come ad esempio PancevHakan SukurBatistuta o l'honduregno David Suazo. Però in Lampros Choutos c'è qualcosa in più. Faccia triste, sempre. Un attaccante da zero a tutte le voci e soprattutto da sezione "Altri" nelle figurine Panini. Ci fa in realtà tenerezza. E' il tipico giocatore da battuta, della serie "Sei inutile come Choutos". Non ha mai avuto la sua chance e, forse, è stato meglio così.

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Un timido Lampros Choutos

Ecco infine la flop 11 dell'era Moratti schierata in pompa magna:

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Pietro Turchi

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