Esperto di Calcio

9 maggio 2013

Il più classico dei biscottoni. Torino-Genoa e il cookie-match

Una partita strana, giocata eccessivamente sottotono, quella di Torino, ieri. Anzi, praticamente non giocata: da parte di nessuno. Un'analisi che, nella sostanza, è accettata anche dal tecnico rossoblù Davide Ballardini, che ha parlato nella consueta conferenza stampa post-partita al termine del match, e le cui parole sono riportate dal nostro Canale Genoa:
“Sotto il profilo tecnico, la gara non si può commentare. A due giornate dalla fine del campionato, sono subentrati certi ragionamenti che hanno contribuito a dare vita a novanta minuti così brutti”.
Ad un giornalista torinese che lo ha provocato per mancanza di valori morali, Ballardini ha risposto:
“Come ho già detto, sul piano tecnico la partita è stata inesistente. Mi assumo le responsabilità della prestazione della mia squadra, ma credo che anche voi giornalisti dovreste assumervi un pizzico di responsabilità per la pressione che si crea intorno a determinate sfide. Mi riferisco a coloro i quali parlano di tragedia al cospetto di una sconfitta, quando purtroppo le tragedie sono ben altre come accaduto a Genova. Ecco, di fronte a questi episodi, parlare di calcio diventa davvero difficile”.

Gli fa eco, seppur con minor crudezza, il suo dirimpettaio Giampiero Ventura, che ai microfoni RAI ha commentato i fischi assordanti del pubblico, per uno spettacolo così indecoroso: "I fischi del pubblico? Da due anni centriamo puntualmente gli obiettivi. Gare brutte cosi capitano una volta ogni due stagioni". E poi prosegue: "Direi che gli obiettivi sono stati centrati". Peccato che per coloro che hanno pagato il biglietto, la delusione sia stata grande. E l'autocritica arriva dal subentrato granata forse di maggiore impatto con la partita, Birsa: "Anche a noi non piace giocare come abbiamo fatto, non si era mai vista una nostra partita così".

fonte: fantagazzetta.com

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