Esperto di Calcio

21 aprile 2013

Football History: Romario, Ronaldo e l'emozioni di PSV e Barcellona

La Eredivisie, nonostante non sia proprio un torneo di primissimo piano, è piuttosto divertente. Tanti goal e stadi piedi, due ingredienti perfetti per passare un week end in allegria con amici e famiglia. 
Tra tutte le squadre olandesi, unitile negarlo, l'Ajax è quella con l'appeal europeo più forte; quella con il maggior fascino e con le tradizioni più forti e radicate. Tuttavia ho sempre provato una particolare simpatia per il PSV di Eindhoven, compagine di grande tradizione sportiva che ha nel suo dna una particolare caratteristica: un feeling straordinario con il mercato brasiliano.
Si, perchè i lettori più attenti avranno collegato da subito il PSV ad un fantastico calciatore come Ronaldo, sbarcato in bianco-rosso nell'estate del 1994, per ereditare il posto di un altro grandissimo carioca: Romario.

La storia d'amore fra il club di Eindhoven ed il Brasile nasce nel lontano 1988. I dirigenti olandesi investono infatti su un giovane attaccante sudamericano, che ha stregato l'intera nazione con la maglia del Vasco da Gama. Soprannominato in patria Baixinho, il piccoletto, Romario approda in Europa a 22 anni. L'impatto con il calcio del Vecchio Continente è devastante, Romario ha la stoffa del fuoriclasse e in Olanda è per distacco il giocatore col maggior tasso tecnico e fiuto del goal. Pronti via ed il primo anno gioca 32 partite ufficiali, realizzando la bellezza di 26 reti. Quelli che sembrano numeri da capogiro, non sono che il preludio di un'ascesa tanto costante quanto prorompente. 
A suon di goal trascina il PSV alla vittoria di 3 scudetti e 2 Coppe d'Olanda. Nel paese dei mulini a vento si impone come uno dei più forti centravanti del calcio moderno, passando al Barcellona con uno score impressionante: 168 partite ufficiali e 174 reti, una media da marziano, da campione assoluto. 

Partito il piccolo campione, il PSV decide di continuare i suoi investimenti in Sud America, acquistando un'altra giovane stella: il 18enne Ronaldo. 
In Olanda il campione brasiliano prosegue il lavoro intrapreso dal suo connazionale, conquistando a suon di goal la Coppa d'Olanda. Nonostante 42 goal in 46 presenze, Ronaldo non riesce a vincere alcun titolo di Eredivisie, perchè l'Ajax di Van Gaal è troppo forte. I blaugrana spagnoli fiutano l'ennesimo affare, così ingaggiano Ronaldo dopo solo due anni d'esperienza olandese. A Barcellona Ronaldo esplode, dando vita alla leggenda del "Fenomeno", che abbiamo avuto la fortuna di ammirare anche in Italia. 
E' singolare la vicenda dei due campioni carioca, che hanno percorso la stessa strada senza mai incrociarsi, se non in Nazionale. Ho voluto soffermarmi su questa storia, perchè la ritengo particolarmente affascinante ed emozionante. Due giocatori, forse le due prime punte più forti dell'epoca, che esplodono e lasciano il segno prima in Olanda, quindi in Spagna. Lo confesso, provo una certa invidia per i tifosi del PSV e del Barcellona, avrei tanto voluto vedere O Baixinho e O Fenomeno con la maglia bianconera sulle spalle ed il numero 9 stampato dietro. 

1 comments:

con la maglia bianconera? ma per carità...

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