Esperto di Calcio

15 gennaio 2013

Quando i giovani non sono una risorsa ma un peso


Il nostro calcio è povero, intellettualmente. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Immobile (classe 1990) sarebbe l'alternativa meno prestigiosa per il mercato della Juventus.

Drogba, Llorente e Lisandro Lopez in cima alla lista, ma la Juventus li aspetterà al massimo per dieci giorni. Poi, andrà in porto il piano B, ovvero uno fra Gabbiadini e Immobile. Anzi, verrà eventualmente preso Ciro Immobile. E su questo fronte i bianconeri sono già avanti. Un accordo di massima con il Genoa non appare proibitivo. Preziosi vorrebbe cedere la sua metà subito e chiede 4,5 milioni di euro, Marotta punta invece a prendere il ragazzo per sei mesi e poi discutere e trattare a giugno la comproprietà. Il punto d'incontro? Mantenimento della compartecipazione e prestito di Padoin al Genoa fino al termine della stagione. L'attaccante napoletano, a sua volta, apre eccome alla pista bianconera: «Il passaggio alla Juventus sarebbe la svolta della mia carriera». Come dargli torto. Dallo stage dell'Under 21, il talentino di Torre Annunziata dà la sua versione dei fatti su una vicenda che comincia a scombussolargli la testa. «Prima di Natale il presidente Preziosi mi aveva detto che sarei rimasto a Genova. Dove, premesso, io sto benissimo con tutti. Anzi voglio ringraziare, società, staff e compagni, sono molto affezionato a loro. Ora vedo che il mio nome viene nuovamente accostato al mercato. Chiaro che lusinga essere affiancato a Drogba o Llorente, anche se penso che questo sia esagerato». L'anno di Pescara con Zeman gli è servito tanto. Al Genoa, 19 presenze e 5 gol, non va così forte. E pure la squadra è in crisi nera: «Dopo 3-4 partite buone, a Cagliari è andata male. Dobbiamo ricominciare». Lui preferirebbe probabilmente ripartire da Torino, «perché un conto è giocare per lo scudetto, un altro per la salvezza». E sui sogni di Ciro, futuro papà, c'è il grande ascendente che esercita Antonio Conte, che lo ha allenato a Siena due anni fa: «Ha dato una mentalità vincente alla Juve. E' una persona molto metodica che cura i dettagli in maniera maniacale». Così i top Sul fronte top player, intanto, nessuna novità. Tutto fermo alle puntate precedenti. «E all'orizzonte non ci sono altri indizi concreti», spiega l'a.d. Marotta. Drogba non si è ancora liberato dallo Shanghai Shenhua, e l'Athletic Bilbao non mostra al momento cedimenti e conferma la decisione di tenere Llorente fino a scadenza (Marotta offre al massimo 4 milioni per averlo subito). Infine, Lisandro Lopez: il Lione ha fatto sapere di non voler prendere nemmeno in considerazione l'ipotesi del prestito e chiede otto-dieci milioni di euro. In cima alla lista resta comunque il 34enne attaccante ivoriano, con la Juve che ha già pronto un contratto di un anno e mezzo da 5,5 milioni più bonus: cifra non trattabile. «Per prima cosa, il mercato deve riportarci entro fine gennaio alcuni elementi che oggi ci mancano — conclude Marotta su Sky —. Abbiamo assenze importanti, che inevitabilmente condizionano in parte il nostro attuale rendimento. Ripeto, a ranghi completi siamo tranquilli».

Assodato che Drogba sia un nome altisonante, per quale ragione il buon Ciro dovrebbe essere meno considerato rispetto a Lisandro Lopez? Ha 7 anni in meno, per metà è bianconero e i goal li ha sempre fatti. 28 lo scorso anno, 5 giocando a corrente alternata ed in una squadra disastrata in questo scorcio di stagione. E allora mi domando io, per quale ragione non provare a dargli un'occasione? Si parla tanto della cantera balugrana come modello, ma i vari Tello, Alcantara e Cuenca giocano, o comunque sono a disposizione del mister, non vengono girati per metà a qualche altra squadra. Vogliamo ispirarci al Barcellona? Iniziamo a non svendere i giovani di valore.

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