Esperto di Calcio

24 dicembre 2012

Football star: Jari Litmanen

Sono stato fortunato, non posso negarlo. Calcisticamente ho potuto godere di uno spettacolo inimitabile nella mia "giovane" vita. L'ultimo Maradona, l'apogeo di Baggio, Del Piero, Zidane e Totti, ora Messi e Ronaldo. Tutti calciatori fantastici, unici, con classe, genialità, estro e colpi che rimarranno nella storia del calcio.
Celebrare i sopracitati sarebbe troppo facile e forse anche scontato, ecco perchè ho deciso di dedicare spazio ad un altro grandissimo numero 10, che non può e non deve essere dimenticato: Jari Litmanen.
Nel paese in cui quasi tutti i ragazzi scelgono gli sport invernali, il piccolo Jari nasce con un incredibile talento per giocare a calcio. Piedi vellutati, senso del goal ed una visione di gioco da fuoriclasse, con queste credenziali si presenta in Olanda il ragazzino finlandese. Nel 1992 l'Ajax lo porta ad Amsterdam, dove nel primo anno osserva e studia le giocate dell'idolo locale, Dennis Bergkamp. Con la cessione dell'olandese all'Inter, Litmanen eredita la maglia numero 10 dei lanceri ed inizia a dispensare calcio. Goal a raffica, assit e dribbling conducono l'Ajax sul tetto d'Olanda, d'Europa e del mondo.
Sarebbe semplice snocciolare tutti i numeri di Litmanen, ma penso che un dato molto più significativo sia questo. Il follette finlandese è uno dei tre giocatori a cui l'Ajax, nel suo museo, ha concesso l'onore di avere un video. I cooprotagonisti di Jari sono Van Basten e Johan Cruijff, non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.

Litmanen era un numero dieci atipico. Dotato della classe di un fantasista, era spietato sottoporta. Sapeva realizzare reti in ogni modo e maniera. Destro, sinistro o testa; piazzando il pallone delicatamente o con un tiro violento; dentro o fuori area; facendo sedere il portiere o beffandolo con un morbido tocco sotto; e infine su calcio piazzato, di qualunque genere.
Il suo nome, in Italia, passa troppo inosservato. I bambini, i ragazzi delle nostre giovanili, devono sapere chi era e quanto bene giocava Litmanen. Non è un attaccante che possa essere dimenticato, perchè chi è in grado di realizzare goal come questi merita un posto d'onore nella hall of fame del calcio mondiale.


Ragazzo posato, sempre pronto ad aiutare i compagni e a guidarli al successo, Litmanen è stato un esempio in campo e fuori dal campo. Non era solo uno straordinario centravanti, ma un vero leader carismatico nello spogliatoio. Non era una persona che amava apparire o farsi notare, preferiva essere protagonista con la palla tra i piedi.
Sono questi i calciatori, gli attaccanti, che amo e che tutti dovrebbero amare. Esempio di correttezza e professionalità, Litmanen è un giocatore che, si potesse, andrebbe clonato.

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