Esperto di Calcio

4 novembre 2012

Roma-Palermo, ultima spiaggia per molti

foto sport.it
Il posticipo dell'undicesima di Serie A sa già di prova d'appello. Da un lato la Roma di Zeman, partite con i favori del pronostico e ora intrappolata nelle insicurezze della sua difesa; dall'altra il Palermo, partito con ambizioni di successo e ora invischiato nella lotta per non retrocedere. E' il calssico match da "ultima spiaggia", con i due allenatori chiamati a invertire la rotta. Entrambi sono due integralisti tattici. 4-3-3 per il boemo giallorosso, 3-4-3 per l'allenatore di Grugliasco. Se non altro ci aspettiamo una partita ricca di goal ed emozioni, ma ritengo che questo esasperato tatticismo non faccia bene alle due squadre.
Prendiamo la Roma, con una rosa fuori dal comune. Sarebbe il caso di sfruttare appieno tutte le potenzialità dei ragazzi, rivedendo la fase difensiva. Per farlo non significa ne snaturare il gioco ne cambiare i difensori. Vuol dire semplicemente chiedere maggior sacrificio là davanti, aiutanto i 3 centrocampisti stretti nella morsa degli avversari. E' a centrocampo che la Roma perde le partite. A Torino, con la Juventus, i mediani giallorossi non hanno mai visto la palla e in 18 minuti la difesa aveva già capitolato tre volte. Urge un cambio, i giocatori per invertire la rotta ci sono.
Il Palermo deve invece ritrovarsi. Fra infortuni, partenze ed arrivi, i rosanero non hanno ancora trovato un'identità di gioco. Gasperini ha bisogno di qualche pezzo per dar vita al suo mosaico, ma ha capito su quale cavallo puntare: Fabrizio Miccoli. E' lui l'uomo cui affidarsi, da cui aspettarsi la giocata risolutiva.
Miccoli-Totti, un tempo sarebbe stata supersfida, oggi è la chiamata d'appello.

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